Lo scopo di questa tesina è analizzare l’ingenuità e l’emancipazione dei protagonisti boccacciani nel Decameron. Creando nel periodo del Trecento, Boccaccio ci presenta un mondo nuovo e diverso da quello presentato da Dante e Petrarca. Nelle opere scritte prima del suo capolavoro sono presenti i motivi autobiografici e la sua esperienza sentimentale, mentre il Decameron è un’opera che unisce tutti gli elementi delle opere precedenti e mostra l’equilibrio artistico dell’autore. I suoi personaggi sono presentati al lettore come gli uomini e le donne veri, con tutte le virtù e tutti i difetti. Boccaccio analizza ogni strato sociale e culturale e offre un’analisi psicologica piena di proprie esperienze. Sebbene lo scopo del Decameron sia quello di dilettare la gente e offrirle il conforto, ci sono tanti temi di cui Boccaccio si occupa in questo capolavoro. Uno di questi sarebbe anche il fenomeno dei personaggi furbi e insolenti che fanno tutto che possono per essere liberi ed emancipati. Oltre che astuti, sono anche molto intelligenti e sanno come usare la propria intelligenza in modo giusto. Questo significa spesso ingannare le persone ingenue che non riescono a cogliere le opportunità nella vita. Boccaccio non prova compassione per i suoi personaggi ingenui ma crede che l’intelligenza e l’astuzia siano le virtù più importanti per emanciparsi e che solo le persone dotate di capacità intellettuali possono essere liberi.